La nostra Onlus ha aperto le porte della sua “casa” ai professionisti del terzo settore. E, per l’occasione, ha anche alzato il sipario sulla nuova campagna di comunicazione
“Alice ha pochi anni, tre fratelli. È avvolta in una coperta, in braccio a un poliziotto con gli occhi lucidi, che le ha comprato un pupazzetto e la stringe forte. Lui gigantesco. Lei fragilissima e spaventata”. Comincia così la storia di Alice, una storia come tante, comunissima e, insieme, straordinaria. A raccontarla è la voce di Antonio Gargiulo, un attore giovane ma con alle spalle già una buona esperienza a teatro e in tv. Ma non siamo né a teatro né in tv, anche se il pubblico è folto: siamo nella sede della Fanciullezza, sono le 19 di martedì 10 ottobre e sta iniziando un evento speciale.
Già partire dalle 18 i cancelli della sede di via Nino Bixio si sono aperti, e i locali dell’Associazione hanno cominciato ad affollarsi di giornalisti, volontari, collaboratori e amici. La nostra Onlus ha infatti deciso di raccontarsi, di parlare di sé e del servizio che da tanti anni svolge in favore dei bambini e dei ragazzi. E lo ha fatto davanti a un pubblico di addetti ai lavori e di professionisti impegnati nel terzo settore e nel volontariato sociale.
Una nuova fase
Il motivo che ha spinto La Fanciullezza a organizzare un evento come questo è ben riassunto dal saluto introduttivo del suo presidente, Steno Dondè: «Nonostante gli oltre cento anni di storia dell’Associazione e il suo forte radicamento sul territorio, dal punto di vista della comunicazione siamo all’inizio. Vogliamo fare conoscere la nostra realtà, fatta di tante persone che aiutano e vengono aiutate. Oggi inizia una nuova fase, che passa anche dalla comunicazione e che utilizzerà tutti i media, a partire da quelli digitali, come il nostro sito e i canali social».
Un luogo, tante storie
Dopo un breve rinfresco allestito nel cortile, gli ospiti si sono spostati all’interno dell’edificio per l’evento vero e proprio, aperto dal saluto del presidente e moderato da Luca Villani, partner dell’agenzia The Van che segue La Fanciullezza nelle iniziative di comunicazione. È stata quindi la volta degli interventi di Manuela Nanussi e di Sonia Oppici, responsabili rispettivamente dell’asilo nido e delle comunità educative, le quali hanno raccontato più nel dettaglio le attività dell’Associazione e – soprattutto – lo spirito di servizio che le anima. Tutti questi momenti sono stati scanditi dalle performance di Antonio Gargiulo: l’attore napoletano ha raccontato le storie vere di alcuni ragazzi (Alice, Davide, Anna e Marco) che nella vita hanno dovuto affrontare sfide dolorose, ma che hanno avuto la fortuna di incontrare sulla loro strada persone che si sono occupate di loro. Tre monologhi intensi, che hanno suscitato un’autentica emozione nella platea.
I bivi della vita
Uno dei pezzi forti della serata, però, è arrivato in chiusura, quando è stato sollevato il sipario sulla nuova campagna di comunicazione. Un momento, questo, particolarmente significativo: quello ideato in collaborazione con The Van, diretto da Massimiliano Sossella e interpretato ancora da Gargiulo è infatti il primo spot video realizzato da La Fanciullezza nella sua storia. Il centro narrativo del filmato è l’incontro di un ragazzo con un altro se stesso: da un lato un personaggio di cui si intuisce la vita difficile e solitaria; dall’altro il suo alter-ego perfettamente inserito nella società e nel mondo del lavoro. «È il senso ultimo dell’operato dell’Associazione – ha commentato Luca Villani presentando lo spot –. Tutti possono trovarsi davanti a un bivio, con esiti molto diversi: La Fanciullezza è a quel bivio, per aiutare ragazzi in difficoltà a costruirsi una vita piena, ricca, soddisfacente anche quando le premesse sembrerebbero negative».