È ripreso anche quest’anno il percorso di supporto psicologico – individuale e di gruppo – per alcuni minori inseriti nelle nostra Comunità. Obiettivo: imparare a trasformare le emozioni negative in possibilità e porre le basi per il proprio futuro
Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, anche per l’anno 2019-2020 il ciclo di attività previste dal progetto “I pensieri del cuore” non si sono interrotte. Per i bambini e i ragazzi coinvolti, si è rivelata come sempre un’occasione preziosa per elaborare i propri traumi e imparare a gestire i sentimenti che ne conseguono. Sono stati sette gli ospiti delle comunità educative della Fanciullezza che, dal novembre del 2019 all’ottobre scorso, hanno seguito il percorso terapeutico (un incontro a settimana, a piccoli gruppi), integrato ai rispettivi percorsi individuali; in parallelo, è stato anche portato avanti il progetto “Parliamone insieme”, rivolto invece alle famiglie da cui provengono alcuni degli ospiti delle nostre strutture.
Una tappa del cammino
Incrementare le risorse emotive, sociali e comportamentali dei bambini in attesa di un eventuale reinserimento presso il nucleo di provenienza o di un affido. È questo, in estrema sintesi, il proposito de “I pensieri del cuore”, un progetto ormai consolidato all’interno della Fanciullezza, che considera il periodo di permanenza nella comunità educativa – appunto – solo un periodo, una tappa di un più ampio cammino che dovrebbe portare alla ricostruzione del percorso individuale e familiare. Il ruolo dello spazio comunitario è dunque quello di un ambiente protetto nel quale i minori possano trasformare gli eventi negativi in possibilità e rielaborare i propri vissuti, sviluppando così una migliore strategia adattativa e cominciando a porre le basi per gli uomini e le donne che diventeranno.
Il progetto è stato reso possibile e riconfermato per l’anno 2020-2021 grazie al sostegno della Fondazione Rocca, che ormai da alcuni anni condivide e supporta la missione della nostra Associazione, dando continuità agli interventi. A loro va il nostro sentito ringraziamento.
Un programma su misura
Quest’anno il progetto ha coinvolto tre comunità educative e sette minori, suddivisi per età – quattro pre-adolescenti e tre bambini – allo scopo di creare gruppi più omogenei. Gli incontri, della durata di quattro ore complessive a cadenza settimanale, sono avvenuti in sinergia con gli interventi educativi messi in campo dall’equipe multidisciplinare (con cui il confronto era costante), così da individuare la strategia migliore per ognuno. Il laboratorio dei preadolescenti è stato strutturato su due livelli: uno clinico, che prevedeva la terapia di gruppo, e uno espressivo, con l’ausilio di video e cortometraggi fra cui il celebre film d’animazione Inside Out, che vede protagoniste proprio le emozioni che albergano nella mente di una bambina. Per i più piccoli, invece, si è pensato di utilizzare fin da subito la chiave del gioco, così da metterli a proprio agio e facilitare l’approccio a diversi argomenti (e l’entusiasmo con cui hanno accolto la proposta conferma la positività della scelta).
«”I pensieri del cuore”, così come “Parliamone insieme”, si sono confermati strumenti di fondamentale efficacia, perché consentono non solo di affrontare i nuclei problematici dei vissuti individuali e dei processi di gruppo, ma anche la rielaborazione delle vicende familiari – racconta la dott.ssa Sonia Oppici, Coordinatore Generale dell’Associazione –. La situazione di emergenza sanitaria da Covid-19 ha complicato la gestione del programma, ma per fortuna siamo riusciti a mantenerne comunque la continuità».