A partire dal gennaio del 2022 è stata costituita l’impresa sociale che gestisce tutte le attività e i servizi in precedenza erogati dalla Fanciullezza, che proseguiranno senza variazioni
Sostenere la causa dei bambini e dei ragazzi in difficoltà, spesso, può dare la sensazione di una camminata controvento. Le avversità da affrontare sono molte, anche in un contesto come quello in cui viviamo. Ma è un percorso che vale la pena affrontare, perché camminando fianco a fianco è un po’ più facile arrivare alla meta. È questa, in fondo, l’idea che sta dietro al nome della nuova impresa sociale costituita dalla Fondazione Fanciullezza, che si chiama appunto ControVento Srl e che da gennaio di quest’anno ne ha preso in carico tutti i servizi. E anche il nuovo logo – tre figure stilizzate intente ad affrontare il vento avverso tenendosi per mano – esprime molto bene questo concetto.
«La nascita di ControVento è l’ultima tappa di un percorso di adeguamento normativo reso necessario dalla recente riforma del Terzo Settore – spiega Sonia Oppici, direttore generale – per cui le associazioni no profit e le Onlus sono state tenute ad adattare i propri statuti per potersi iscrivere al Registro Unico Nazionale». Per La Fanciullezza questo ha significato dapprima il passaggio da associazione a fondazione, e quindi la cessione di un ramo d’impresa a un nuovo soggetto creato ad hoc, che ha preso la forma giuridica di impresa sociale. «ControVento prosegue in continuità con la mission e i principi ispiratori che ci contraddistinguono da oltre 120 anni – prosegue il direttore generale –. Tutte le unità di offerta, con i relativi responsabili e operatori, rimarranno invariate: comunità educative, asilo nido, centro diurno, servizio clinico forense, servizi alla genitorialità ecc. A gennaio abbiamo comunicato queste novità ai nostri interlocutori istituzionali, per ottenere trasferimento di tutti gli accreditamenti e le autorizzazioni in essere». La Fondazione Fanciullezza resterà custode della mission, sostenendo e potenziando le unità di offerta di ControVento.
«Ma non si è trattato soltanto di una modifica burocratica – spiega ancora Sonia Oppici –. Il nuovo assetto statutario ci dà la possibilità di sperimentare tutta una serie di servizi, che coprono tutte le fasi di vita della persona, non più soltanto i minori e i loro genitori, ma anche nuove formule a sostegno, per esempio, dei giovani adulti, o di soggetti con varie fragilità. Inoltre la sinergia con le altre realtà territoriali è un ambito che ritengo indispensabile: fare rete con le associazioni che si occupano in varia misura di sostegno alla persona potrà rappresentare un’occasione di crescita per tutti».