È l’obiettivo del progetto “I pensieri del cuore”, rivolto ai bimbi delle comunità: un percorso terapeutico per imparare a gestire la propria emotività. Ce ne parlano la psicologa Chiara Orlandi e la nostra educatrice Marina
Per tanti ragazzi le Comunità Educative della Fanciullezza hanno rappresentato e rappresentano, in tutto e per tutto, una casa. Un luogo protetto dove ritrovare l’intimità della dimensione familiare. Ma La Fanciullezza rappresenta comunque una soluzione temporanea: è un luogo di transito, in cui i ragazzi trascorrono una fase della loro vita per poi tornare a camminare in mezzo al mondo, più forti e più sereni.
È a questo che mirano i percorsi formativi messi in campo dall’Associazione: sostenere gli ospiti nel difficile cammino verso la costruzione della propria identità e delle capacità relazionali, permettendo loro così di affrontare in autonomia il resto della propria vita. Per farlo è indispensabile anche rielaborare insieme ai ragazzi le situazioni traumatiche e dolorose che hanno dovuto affrontare in passato, per superarle insieme. Perché, nonostante queste esperienze di profonda problematicità, i bimbi e i ragazzi inseriti, se opportunamente accompagnati, manifestano potenzialità e risorse sorprendenti.
È a questo che mira il progetto “I pensieri del cuore”, un percorso terapeutico della durata di un anno a cadenza settimanale. Pensieri ed emozioni sono infatti reazioni fisiologiche che il nostro corpo mette in moto: l’importante, per i bambini, è riuscire a capire cosa le sta generando per provare a gestirle meglio, e guardare con più serenità al futuro.
Ce ne parlano la psicologa Chiara Orlandi e la nostra educatrice Marina.
Ringraziamo di cuore la Fondazione Rocca, che ha sostenuto e reso possibile la realizzazione di questo progetto.